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Marketing per Psicologi: 7 consigli utili per studi e liberi professionisti

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Se in passato si trattava di un argomento ai limiti del tabù, adesso ogni occasione è buona per parlarne: la salute mentale, soprattutto dopo i vari lockdown imposti dalla pandemia da Covid-19, è la protagonista indiscussa del momento.

Le vecchie generazioni non hanno quasi mai prestato molta attenzione a questo settore, mentre i giovani di oggi hanno molto a cuore tutto ciò che riguarda il benessere psico-fisico e l’importanza di rivolgersi a uno specialista in caso di bisogno.

Ecco perché, ultimamente, le figure di psicologi e psicoterapeuti sono sempre più esposte e ricercate, anche e soprattutto online.

E proprio per questo l’articolo di oggi offre alcuni consigli di marketing per psicologi – studi e liberi professionisti – con lo scopo di individuare alcune attività per strategie di marketing e comunicazione efficaci in ambito medico.

Ogni giorno nascono nuovi profili social, nuovi siti e nuovi blog di esperti in salute mentale che si mettono a disposizione di tutte le persone che, per un motivo o per un altro, sentono la necessità di ricevere un supporto professionale per riprendere in mano la propria vita, superare un trauma o, in momento di difficoltà, affrontare una situazione complicata e quasi insostenibile.

Come fare allora per sfruttare al meglio gli strumenti di marketing sanitario, senza tuttavia rischiare di andare contro l’etica professionale? Ecco 7 consigli per una strategia vincente!

Leggi anche il nostro articolo “Medici su TikTok: così attiri la generazione Z”.

Perché psicologi e psicoterapeuti non possono fare a meno del marketing sanitario?

Chi decide di diventare professionista della salute mentale lo fa con l’obiettivo primario di aiutare le persone emotivamente e psicologicamente in difficoltà.

Si tratta di una scelta nobile che, teoricamente, entrerebbe in contrasto con il marasma tipico del web e dei social, ma non è così: al contrario, proprio perché ormai vita reale e vita virtuale convivono al punto di fondersi in certi momenti, è indispensabile che anche psicologi e psicoterapeuti abbiano una valida strategia di marketing sanitario per essere presenti online rispettando tutte le regole del caso.

Il marketing e la comunicazione, oggigiorno, non possono più essere visti come una scelta opzionale, bensì come una necessità.

Se si vuole comunicare con il pubblico, promuovere i propri servizi, attirare nuovi pazienti e diventare punti di riferimento del settore, è fondamentale seguire questi 7 consigli:

1. Avere una strategia di partenza

Per partire bisogna, innanzitutto, realizzare una strategia solida ed efficace. Farlo non è semplice, ma può essere utile tenere a mente 3 aspetti principali:

  1. definire gli obiettivi strategici, che possono prevedere una maggiore visibilità, l’acquisizione di nuovi pazienti o la promozione di webinar e corsi di formazione;
  2. individuare il target di riferimento, in base alle proprie competenze e al pubblico al quale si desidera arrivare;
  3. analizzare i competitor, sempre molto utile per capire come si comportano gli altri e prendere spunto (senza, ovviamente, copiare).

Una volta definiti gli obiettivi, è possibile passare agli step successivi, scegliendo i canali di comunicazione più indicati e i contenuti da pubblicare e diffondere.

2. Essere presenti online

A questo punto, bisogna costruire una solida presenza online, in modo da raggiungere un pubblico più o meno vasto e diventare un punto di riferimento nel settore. A tal proposito è utile:

  • realizzare un sito web coinvolgente, che sia user-friendly (quindi facilmente navigabile), che racconti i casi di successo e che sia in grado di trasmettere immediatamente all’utente valori, servizi e vantaggi;
  • ottimizzare i contenuti in ottica SEO, in modo che siano appetibili per i motori di ricerca, tramite l’uso di specifiche parole chiave, l’inserimento di meta tag e la costruzione di una rete di link interni ed esterni;
  • utilizzare Google Business Profile – i Profili di Attività Google (l’ex Google My Business) per essere geolocalizzati e trovati facilmente anche su Google Maps. La scheda deve contenere informazioni principali come indirizzo, numero di telefono e orari di apertura e deve mostrare le recensioni dei pazienti.

Queste prime mosse sono fondamentali per gettare le basi di una strategia di marketing sanitario per psicologi efficace, vincente e performante.

3 – Definire e creare contenuti pertinenti e di qualità

Il web è strapieno di contenuti, il che costringe chi vuole distinguersi a realizzare qualcosa di nuovo, originale e soprattutto di qualità. I contenuti possono avere formato video, fotografico o testuale e possono essere pubblicati e diffusi in vari modi:

  • tramite blog, il contenitore per eccellenza per fornire consigli, informazioni e risorse utili in modo autorevole;
  • tramite newsletter, uno strumento preziosissimo per mantenere i contatti con i propri pazienti fornendo loro aggiornamenti, novità, contenuti esclusivi e consulenze;
  • tramite WhatsApp, visto il successo e l’economicità delle strategie di WhatsApp Marketing.

In entrambi i casi, è bene precisarlo, non si tratta di vendere; piuttosto, si offrono contenuti di valore, in grado di arricchire la vita e la quotidianità degli utenti che, sentendosi “coccolati”, non avranno alcun dubbio su chi scegliere in caso di bisogno.

4 – Sfruttare al meglio i social

Come accennato inizialmente, i social media rientrano tra i punti cruciali di una strategia di marketing sanitario solida e vincente. L’importante è utilizzarli correttamente e declinare i contenuti da veicolare in base al canale di riferimento:

  • Facebook e Instagram sono due alleati preziosi per aumentare la visibilità online, dato che permettono di pubblicare immagini e video di approfondimento accompagnati, volendo, da una didascalia;
  • TikTok è definito il canale prediletto dalla generazione Z, ma in realtà coinvolge utenti di qualunque età. La piattaforma sfrutta il potenziale dei video che, rispetto a una semplice foto o a un testo, si rivelano decisamente più coinvolgenti;
  • LinkedIn è il canale professionale per antonomasia, quindi è utile per creare legami con i colleghi e altri esperti del settore e accrescere la propria autorità (soprattutto in chiave formazione, se è un servizio in cui vuoi affermarti);
  • YouTube è l’ideale per chi desidera “metterci la faccia” e creare contenuti video di approfondimento, divulgazione e formazione, con forte valenza SEO (di posizionamento sui motori di ricerca). Permette di realizzare mini-corsi, per esempio, oppure di condividere le testimonianze di alcuni pazienti per avvalorare la qualità dei servizi proposti.

Nonostante si tratti di social media molto diversi tra loro, hanno tutti una cosa in comune: contribuiscono ad aumentare la visibilità online, a diffondere contenuti interessanti e a coinvolgere una fetta di pubblico sempre più vasta e, perché no, variegata.

5 – Mai dimenticare (e sottovalutare) le recensioni

Per psicologi e psicoterapeuti, recensioni e passaparola sono a dir poco indispensabili.

Basta pensarci un attimo: quando si decide di rivolgersi a un professionista, a maggior ragione della salute mentale, è assolutamente normale chiedere ai conoscenti o cercare pareri online.

Consultare le recensioni è una pratica assai diffusa ormai ovunque, ma se si parla di settore medico-sanitario è praticamente una prassi.

Ecco perché è fondamentale curare le recensioni, invitando i pazienti a raccontare la propria esperienza e leggendo quanto riportato, in modo da capire cosa sta funzionando e cosa, invece, richiede qualche piccolo aggiustamento.

6 – Puntare anche sui servizi online

La telemedicina prende sempre più piede, anche nel mondo della sanità mentale. Sono tantissime, infatti, le persone che preferiscono valutare consulenze e sedute di terapia online per i motivi più svariati: c’è chi non ha la patente e non può spostarsi, chi ha una malattia invalidante, chi ha trovato il suo psicologo di fiducia dall’altra parte della città.

Oggi esistono numerose piattaforme online che permettono, con una semplice videochiamata, di ricevere il supporto psicologico di cui si ha bisogno.

Integrare servizi di psicologia e psicoterapia online (dove possibile e sensato in base al codice deontologico e al buon senso) è sicuramente funzionale per espandere la propria rete di pazienti, attirando l’attenzione anche di chi si trova lontano o preferisce raccontarsi tra le mura di casa propria.

7 – Organizzare eventi, open day, webinar e workshop

Altro punto essenziale di una valida strategia di marketing sanitario per psicologi riguarda l’organizzazione di eventi, giornate di presentazione a libero accesso, webinar e workshop che possono, da una parte, incrementare le occasioni di contatto verso un pubblico “timoroso”, dall’altra, aumentare il senso di autorevolezza trasmesso al pubblico.

Nel corso dei vari eventi si possono approfondire determinate tematiche, invitare altri esperti del settore, coinvolgere pazienti per far raccontare la loro esperienza e dare consigli su come affrontare un determinato problema.

Le idee sono davvero tante, basta solo trovare quella vincente!

Questi 7 consigli sono solo alcuni dei tanti punti che una strategia di marketing sanitario per psicologi e psicoterapeuti può prevedere per ottenere risultati crescenti nel tempo.

E dato che la strada per il successo può essere lunga, insidiosa e ricca di sfide, può essere utile affidarsi a un’agenzia specializzata proprio in marketing sanitario come Bee Med!

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